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Ultimi 30 Commenti
Brava, sei proprio forte!
Acuta osservazione. Sono sicuro che solo pochi esperti, esclusi ovviamente agli addetti ed artefici, abbiano notato la sostanziale differenza.
Ben arrivato Ciro!
Ho visto il film. Quasi un capolavoro. Sarebbe davvero bello parlarne insieme e condividere le nostre emozioni
Ascolto oggi che รจ il 25 aprile, giorno della Liberazione! Ha ragione Giustinella, ma sono certa ci sono tanti giovani…
In ritardo di quasi un mese per gli auguri su questa piattaforma. A parte questo ultimo periodo che mi vede…
Mi hai fatto venire la curiositร di vedere il film! Grazie!
Che meraviglia! Che giri hai fatto? Come ti sei trovato, pregi e difetti della moto? Da ragazza avrei voluto essere…
Bellissimo discorso. Vorrei che tutti noi avessimo gli occhi di Emma. Il suo sentire, la sua sensibilitร . Spero che lo…
Grazie Mara. Mi diverto e perchรฉ no, un piccolo guadagno!!
Non a conoscevo, bella, un incipit forte.
Bravissima! Sono simpaticissimi, mi piace ritrovare l’arte del fare uncinetto creando oggetti utili e divertenti. Una bella idea per regali…
E’ vero Mara, la casa di via Ceppi era vermante bella e grande. Bei tempi! la mia giovinezza
Troppo buone, d’altronde siamo parenti!
L’etร non conta… basta sentire il ritmo che ritrovo anche nellle parole di Tagore. GIOIA di vivere Dodi e Olga
Un applauso grande grande da me, Olga, Enea, Martina ed Evelina
Quanti ricordi, belle emozioni! Ricordo Guido suonare questo pezzo, ricordo una casa di tanti anni fa, grande, bella, con la…
Grazie Dodi del tuo interessamento al Sito; ovviamente sempre a disposizione
Mi pare bella l’idea di questo sito. Un pรฒ difficile da utilizzare per me come primo impatto. Sto studiando le…
Bellissima, cosa dire di piรน
letto in ritardo, ma troppo divertente!
Con questa moto si puรฒ andare dove si vuole!
Grazie dell’informazione.
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-
Che fare? Di tutti i miei ricordi di tutte le mie emozioni del mio tutto amore e del mio nulla del mio essere o apparire del mio infinito solo (anima bella) oggi ne faccio poesia
-
Ebbene si, รจ passato un altro anno, e, come tutti gli anni, sono accadute cose belle e brutte, ma si sa, questa รจ la vita.
Per passare in modo diverso la giornata, abbiamo provato, io e la Ci, ad andare al Cinema questo pomeriggio:
Per chi ha buoni occhi dovrebbe riuscire ad intravedere la Ci tra la folla, nelle poltrone VIP.
Il film รจ stato carino, aveva momenti di azione, come piace a me, e momenti romantici, come piacciono alla Ci.
Ringrazio tutte le persone che si sono ricordate di me, e mi hanno augurato un sereno compleanno, per la torta occorre organizzare un falรฒ, tante devono essere le candeline.
Ciao a tutti.
-
Lo Zoo di nonna Cinzia; animaletti portachiavi e portafortuna, bomboniere.
Tutti oggetti ispirati dagli animali, fatti in cotone con perizia e tanto amore da Cinzia, e che si possono acquistare su Vinted cercando ‘Zoononnacinzia‘
Animali vari
Gufetti Gattini
Animali e simboli Pasquali
Pulcini nell’uovo Pulcini e uova nel nido Pulcini nel nido Pulcini
Animali acquatici
Tartarughe Cavalluccio Polpetti
E molto altro ancora ….
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La stessa corrente di vita
che scorre nelle mie vene,
notte e giorno scorre per il mondo
e danza in ritmica misura.
Eโ la stessa vita che germoglia
gioiosa attraverso la polvere
negli infiniti fili dellโerba
e prorompe in onde tumultuose
di foglie e di fiori.
Eโ la stessa Vita
che viene cullata
nella Culla Oceanica
di nascita e morte,
nel flusso e riflusso delle Maree.
Sento le mie membra
diventare leggere al tocco
di questo Mondo pieno di Vita.
E la mia Gioia
viene dallโEternitร
che Danza nel mio sangue
in questo istante!
Rabindranath TagoreDitemi nei commenti se sapete dove si puรฒ tornare a ballare in Brianza, grazie.
Un esempio di come vorremmo essere tra qualche anno io e Ci: boogie-woogie
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Per uno a cui piace suonare la chitarra non puรฒ mancare, nel suo repertorio, il classico brano di autore ignoto (si vocifera di Narciso Jepes), la ‘Romanza in mi minore’, piรน nota come ‘Giochi proibiti’ dalla colonna sonora del film omonimo.
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1ยฐ Prova SPECIALITร
Paderno dugnano 1-2 marzo
Questo week end a Incirano (Paderno Dugnano) si รจ svolta la 1^ prova del Campionato di Specialitร .
Quasi 500 ginnaste da tutta la Lombardia.
2 giorni intensi di gara.
Complimenti ai giudici, ai segretari di gara e a tutto lo staff!!!!
1ยฐ prova RAINBOW livelli Base ed Avanzato
Sabato 22 e domenica 23 febbraio prima prova Rainbow livelli base ed avanzato.
In due giornate hanno gareggiato oltre 700 atlete; grandissima affluenza di pubblico.
1ยฐ prova CUP a Squadre
I giorni 8 e 9 febbraio siamo a Merate per la gara di CUP a squadre.
Partecipano 28 Societร con 98 squadre per un totale di 436 Atleti. Grande affluenza di pubblico. -
DIFFERENZE TRA MECCANICA CLASSICA E MECCANICA QUANTISTICA.
Banalmente la prima si basa su formalismi e concetti che presuppongono misure โcontinueโ, cioรจ piccole a piacere, la seconda invece, come dice lo stesso nome, su misure โdiscreteโ, asserisce, cioรจ, che ci sono misurazioni al disotto delle quali non si puรฒ scendere, ma ATTENZIONE, non per lโincapacitร di poterle misurare, ma per loro โnatura intrinsecaโ.
La โRelativitร Ristrettaโ di Einstein si basa sullโassunzione che ci sia una costante valida per ogni osservatore, cioรจ la โVelocitร della luceโ, indicata normalmente con la lettera c il cui valore, nel vuoto, รจ circa 3 ยท 10 8 m/s
La meccanica quantistica si basa, anchโessa, sullโasserzione che ci sia una costante, la cosiddetta โCostante di Plankโ, indicata con la lettera h il cui valore รจ circa 6,626 ยท 10 -34 J ยท s (Joule per secondo).
Ora vediamo di capire cosโรจ e quali implicazioni comporta.CONSIDERAZIONI SUL MODO DI OPERARE
Prima di entrare nel merito, vorrei anticipare due modalitร operative nello studio della Fisica che vengono utilizzati nei formalismi matematici, praticamente sempre; questo perchรฉ risulta piรน comodo o utile.
La prima modalitร sfrutta le โProprietร fondamentali delle uguaglianze numericheโ
1) Sommando o sottraendo uno stesso valore ad entrambi i membri dellโuguaglianza il valore dellโuguaglianza non cambia.
2) Moltiplicando o dividendo entrambi i membri di unโuguaglianza per uno stesso valore diverso da 0 il valore dellโuguaglianza non cambia
Questo concetto si puรฒ estendere dai valori numerici anche alle dimensioni delle grandezze.
Ricordiamo cosa significa โdimensioneโ di una grandezza; indica le unitร di misura delle grandezze fondamentali che la costituiscono.
Per es.: la dimensione della velocitร รจ una lunghezza diviso un tempo [V]=[L]/[T]
la dimensione dellโaccelerazione รจ una lunghezza diviso un tempo al quadrato [A]=[L]/[T]2
la dimensione dellโEnergia รจ una massa per la velocitร al quadrato [m]ยท[V2] cioรจ [m]ยท[L]2/[T]2La seconda, partendo da una formula, utilizzare unitร di misura differenti per una variabile, oltre che per comoditร anche per essere piรน coerenti con quello che si osserva.
Questo modo di operare, che utilizzeremo inseguito, mi lasciรฒ alquanto perplesso quando frequentavo i primi anni dellโUniversitร di Fisica a Genova, facendomi nascere delle perplessitร e dubbi, non esplicitamente definiti, ma istintivi e, forse per questo motivo, tenute in disparte, procedendo con la frase โmi fidoโ (ma rimane un punto da chiarire).FONDAMENTI DI CINEMATICA
Cominciamo dai concetti base di movimento di un corpo; i parametri con cui lo possiamo esprimere sono la sua โMassaโ, โPosizioneโ, โVelocitร โ, โAccelerazioneโ.
A scuola ci viene insegnato un metodo visivo per esporre questi concetti tramite un grafico, detto anche โGrafico orarioโ perchรฉ รจ una funzione del Tempo.Per descrivere la velocitร (variabile v espressa in metri al secondo) di un corpo si puรฒ disegnare la funzione dello spazio (variabile x espressa in metri) che percorre al variare del tempo (variabile t espressa in secondi).
Per esempio un corpo fermo a 7 m. dallo 0 si puรฒ esprimere tramite questa funzione:
Cioรจ, in qualsiasi momento si trova sempre a 7 m dallo 0, sia allโinizio, dopo un secondo, dopo 2 e cosรฌ via
In questo caso del corpo fermo, cioรจ velocitร = 0, si vede che la pendenza รจ zero.
Analogamente un corpo che si muove a velocitร costante lo possiamo rappresentare tramite una semiretta che ha una pendenza costante che indica il valore della velocitร stessa.
1 m dallo 0 quando iniziamo la misura,
4 m dopo 1 secondo, 7 m dopo 2 secondi, โฆ cioรจ un incremento costante dello spazio nel tempo di 3 metri ogni secondo. Possiamo dire che si muove alla velocitร di 3 metri al secondo.
Nessuno perรฒ ci vieta, anzi, nel linguaggio comune รจ piรน usato, rappresentare la velocitร in funzione dello spazio, quindi non piรน un grafico โorarioโ.Rappresentiamo il nuovo grafico della velocitร costante; in ogni punto ha sempre lo stesso valore:
Possiamo dare anche un verso alla velocitร , ponendo la convenzione che sia:
positiva da sinistra a destra ( +6 ) si allontana negativa da destra a sinistra ( -6 ) si avvicinaMOTI PERIODICI
Quello che abbiamo visto ci รจ servito per capire gli strumenti che verranno utilizzati.
Ma il moto rettilineo uniforme non รจ un moto realistico, in natura si trovano movimenti circoscritti in uno spazio limitato: un pianeta attorno al Sole, una molecola in un contenitore, un elettrone attorno al protone nellโatomo di Idrogeno e cosรฌ via.Questi sono movimenti VINCOLATI, essendo limitati nello spazio, e quindi gli si puรฒ associare una ripetitivitร nel tempo, cioรจ si dicono PERIODICI; il tempo di rotazione della Terra, quanto ci mette la molecola a sbattere tra una parete e lโaltra, il tempo di rotazione del Neutrone, โฆ
Vediamo allora lโesempio di una pallina che rimbalza in modo perfettamente elastico tra due pareti, riproducibile sperimentalmente con una molecola in un contenitore.
Consideriamo la velocitร in funzione dello spazio del moto della molecola in un contenitore; prendendo come origine degli assi il centro del contenitore; avremo la parete sinistra alla lunghezza -L dal centro, la parete destra a +L, la velocitร della molecola positiva +V, quando si muove dalla parete di sinistra a quella di destra, e negativa -V quando torna indietro; al momento iniziale la molecola si trova al centro del contenitore, quindi x = 0 e si muove da sinistra a destra quindi, per nostra convenzione, con velocitร +v, raggiunge la parete destra x = +L (Fase 1), rimbalza in modo elastico, quindi la velocitร si inverte (ipotizziamo in un tempo infinitesimo, o perlomeno insignificante per il nostro esempio) diventando negativa -v, la molecola allora raggiunge la parete di sinistra x = -L (Fase 2), si invertono le condizioni e si ritorna allo stato iniziale al punto x = 0 (Fase 3) completando il ciclo per continuare in modo identico, ripetendosi nel tempo.Ecco il primo esempio anticipato nel paragrafo โConsiderazioni sul modo di operareโ dove abbiamo detto che a volte conviene cambiare le dimensioni di una variabile, perciรฒ, anzichรฉ utilizzare la velocitร come variabile, possiamo moltiplicarla per la massa della molecola. Questa nuova unitร di misura (velocitร ยท massa) non รจ altro che la quantitร di moto rappresentata dal simbolo P.
Questa unitร di misura, per ragioni storiche, รจ molto utilizzata in โMeccanica Razionaleโ ed aggiunge una grandezza che consente di generalizzare la formula, da un punto geometrico ad un corpo di massa generica.
Quindi il grafico della quantitร di moto in funzione dello spazio, formalmente P(x), sarร :
Con questo grafico abbiamo disegnato la traiettoria di un punto libero nello โSpazio delle Fasiโ, argomento del terzo anno di Fisica teorica!
Il moto periodico in uno spazio unidimensionale, come nellโesempio, รจ descritto quindi, nello Spazio delle Fasi, da una traiettoria chiusa.
Se dovessimo rappresentarlo nello spazio tridimensionale occorrerebbe un grafico a 6 dimensioni, 3 per specificare la x e 3 per la P, ovviamente molto piรน complesso nel formalismo, ma concettualmente perfettamente uguale.
Ora noi possiamo definire una nuova unitร di misura che chiameremo AZIONE, il cui simbolo รจ J, e che rappresentata dallโarea definita dalla traiettoria in quella figura. Lโarea del rettangolo รจ base per altezza, dove, in questo caso, la base รจ data da 2L, lโaltezza da 2P. Quindi lโarea sarร : J = 2P ยท 2L quindi: J = 4PL
La dimensione dellโAZIONE รจ data da una quantitร di moto per una lunghezza, o anche una velocitร per una massa per una lunghezza, VยทmยทL, scomponendo la velocitร in spazio/tempo si ha: L/TยทmยทL ottenendo infine: mยทL2/T e puรฒ essere espressa in Kilogrammi per metri al quadrato diviso secondi: Kgยทm2/s
Per semplificare, come avevamo giร anticipato, se moltiplichiamo numeratore e denominatore per il tempo T, avremo: Tยทmยท L2/T2, siccome L2/T2 รจ una velocitร al quadrato allora TยทmยทV2, ma abbiamo visto che mยทV2 rappresenta unโenergia quindi lโAzione si puรฒ esprimere come unโEnergia per il tempo esprimibile in Joule per secondo: J = EยทT La costante di Plank h รจ proprio unโ AZIONE
Il โPrincipio di indeterminazione di Heisenbergโ si basa sullโasserzione che unโAzione non possa essere piรน piccola del valore di h. Ne deriva che se prendiamo la superficie piรน piccola possibile, quindi con area h e stringiamo la base (x) in un intervallo ฮx lโaltezza (P) crescerร proporzionalmente ed analogamente se stringiamo lโaltezza (P) in un intervallo ฮP la base (x) crescerร anchโessa proporzionalmente. Quindi piรน definisco la posizione del corpo, piรน ampia รจ lโincertezza del valore della sua quantitร di moto o, che รจ concettualmente lo stesso, della sua velocitร e viceversa.
La formula quindi diventa: ฮx ยท ฮP โฅ h
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Il modello Standard della fisica quantistica รจ una descrizione semplice ed elegante della Natura; รจ la teoria che descrive le particelle fondamentali e le forze attraverso le quali esse interagiscono; costituisce l’anello di congiunzione tra la fisica delle particelle fondamentali e l’astronomia. Per teoria si intende un formalismo che rende prevedibile, dato un valore iniziale, la misura di un qualcosa, tramite calcoli matematici che stanno alla base della teoria stessa.
Gli elementi base del modello Standard sono i โCampiโ, infatti รจ detta โTeoria quantistica dei Campiโ, e questi sono:Campo Elettrico responsabile p.es. dei fulmini quando si crea un Campo elettrico tra le nuvole e la Terra
Campo Magnetico che determina lโinterazione tra calamite
Campo di Higgs nuova entitร che vedremo in seguito.
In essa sono descritte 3 delle 4 Forze fondamentali: Elettromagnetica, Nucleare Debole, Nucleare Forte.
La quarta forza che non viene considerata รจ la forza Gravitazionale.
Le particelle elementari fondamentali che costituiscono la materia che conosciamo e le interazioni tra essa si possono identificare in: Fermioni, Bosoni e Bosone di Higgs.
FERMIONI particelle di materia, suddivise in Quarks e Leptoni; alcune sono stabili ed altre instabili
BOSONI mediatori delle forze, cioรจ che generano e gestiscono le interazioni tra i Fermioni
Bosone HIGGS detta anche โparticella di Dioโ, prende nome dal fisico scozzese Higgs che ne teorizzรฒ lโesistenza. Grazie a questa, le particelle, originariamente tutte con massa nulla, acquisterebbero ognuna la propria massa
Vediamo in dettaglio le caratteristiche di ciascuna di esse.
I Fermioni sono particelle di materia con una loro massa.
La materia, per quanto varia e complessa, รจ formata da solo 4 Fermioni (presenti nella prima colonna in rosso della loro tabella): Quark Up, Quark Down, Elettroni e Neutrini elettronici, che sono le uniche ad essere stabili, cioรจ posso perdurare infinitamente; gli altri Fermioni sono particelle instabili, che durano molto poco, infatti decadono in una delle 4 particelle stabili, per esempio il Quark Top decade in un Up o in un Down, un Muone decade in un Elettrone o nel suo corrispondente Neutrino.
Come una composizione musicale che si basa su poche note, anche per queste particelle elementari, grazie alle loro molteplici combinazioni, danno origine al nostro universo in tutte le sue forme conosciute.
I Bosoni non sono particelle di materia; amano i comportamenti collettivi anzichรฉ individuali, intervengono nelle interazioni tra i Fermioni mediando le forze che si generano, come se fungessero da portatori dellโinformazione che ci deve essere unโinterazione (Forza) tra uno o piรน Fermioni (particelle).
Un paragone, non corretto, ma che rende lโidea, รจ come nelle partite di calcio, ci sono 22 giocatori, e tutti si muovono ed interagiscono grazie alla presenza del โPalloneโ; รจ lui che media e determina le forze di attrazione o repulsione tra i giocatori.
Vediamo qual รจ il loro campo di azione:Ponendo vicini un Protone ed un Elettrone, ci sarร un interscambio continuo di Fotoni tra loro, questo scambio farร sรฌ che le due particelle capiscano che si devono attrarre, cioรจ si genera una forza di attrazione Elettrica. Analogamente, se ci fossero 2 Protoni (o 2 Elettroni), questi si respingerebbero avendo riconosciuto, sempre tramite lo scambio di Fotoni, che sono prossimi ad una particella con la stessa carica.
Nellโatomo, al suo interno cโรจ il nucleo che รจ principalmente costituito di Protoni, ma allora, se abbiamo appena detto che tramite lo scambio continuo di Fotoni si dovrebbero respingere, come fanno a rimanere stabili nel nucleo? Perchรฉ intervengono i Gluoni, che, come fanno i Fotoni, informano i Protoni che si devono attrarre, cioรจ si genera una forza nucleare Forte, molto maggiore della forza Elettromagnetica, e questo li mantiene uniti.
Infine, ma non ultimo se non in ordine di scoperta, cโรจ il Bosone di Higgs, detto anche โparticella di Dioโ; prende nome dal fisico scozzese Peter Higgs che ne teorizzรฒ lโesistenza nel 1964 poi confermata sperimentalmente nel 2012 ed ufficializzata nel 2013 dallโesperimento ATLAS del CERN nel suo laboratorio sotterraneo tra Svizzera e Francia.
Bosone di Higgs H rende il Vuoto unโentitร che possiede determinate proprietร fisiche e con cui le particelle elementari possono interagire, quindi nel formalismo matematico, diventa un nuovo campo, detto appunto โCampo di Higgsโ.
Il Bosone di Higgs, quindi, รจ come se riempisse il vuoto rendendolo come un fluido e le particelle, di conseguenza, รจ come se subissero un attrito. In base a come una particella che si muove nel Campo di Higgs, interagisce con il Bosone di Higgs, questa assume una sua massa.
Un paragone che ci puรฒ aiutare รจ quello di immaginare il campo di Higgs come una pista da sci; se sono uno sciatore, scivolerรฒ via senza interagire con la neve, quindi come una particella con massa zero (p.es. Fotoni) e potrรฒ raggiungere la massima velocitร possibile (quella della luce c โ 3ร 108 m/s); se fossi dotato di ciaspole, affonderรฒ leggermente nella neve e viaggerรฒ lentamente, come una particella dotata di massa che interagisce con il campo (p.es. Elettroni) , se, infine, indosso solo gli scarponi affonderรฒ di piรน nella neve e viaggerรฒ molto lentamente come una particella con una grande massa (p.es. Quark Top, Bosoni Z e Wยฑ).
Un altro approccio per questa interpretazione puรฒ essere quello di immaginare le particelle come pesci, di cui vogliamo studiarne le proprietร , come e quanto velocemente si muovono, quanto sono grandi, e cosรฌ via. Certo, per fare questo, dobbiamo capire lโambiente in cui essi vivono, in altre parole dobbiamo sapere che cosโรจ lโacqua.Dimensioni espresse in metri (m):
Raggio dellโUniverso osservabile 10+26 Diametro della Via Lattea 10+21 Distanza dal Sole 10+11 Terra 10 +6 Uomo 1 Goccia di pioggia 10 -3 Batterio 10 -6 Atomo idrogeno 10-10 Nucleo 10-14 Protone 10-15 Elettrone 10-18 -
La meccanica quantistica (in seguito MQ) รจ la teoria della meccanica attualmente piรน completa, in grado di descrivere il comportamento della materia, della radiazione e le reciproche interazioni, dove le precedenti teorie classiche risultano inadeguate; le misure da essa calcolate sono estremamente precise e non sbagliano mai, il problema รจ che non si capisce il perchรฉ, come possa funzionare.
Capire la MQ non รจ possibile, il suo essere non rientra nella sfera dei nostri concetti naturali e tantomeno nel nostro linguaggio; Ludwig Wittgenstein, filosofo, ingegnere e logico austriaco, considerato da alcuni il massimo pensatore del XX secolo, ha fatto questa interessante osservazione:โEโ il linguaggio a doversi adattare ai fatti e non lโinverso. Cercare di modellare lโinterpretazione di un fenomeno su un linguaggio giร formato e riempito a priori puรฒ solo condurre a false conclusioni sulla natura delle coseโ.
A voler fare filosofia รจ come aver fede in Dio, si afferma che Dio esiste, vediamo e godiamo del suo creato, ma non capiamo i suoi piani ed il suo modo di operare; lโamericano Richard Feynman, Nobel per la fisica nel 1965 per l’elaborazione dell’elettrodinamica quantistica, disse: โPenso di poter affermare che nessuno capisce la MQโ.
Eโ importante specificare che la M.Q. risulta valida per qualsiasi corpo, ma assume significato nei fenomeni caratteristici della scala di lunghezza o di energia atomica e subatomica, comparabili con la โCostante di Plankโ, il cui valore รจ circa 6,626 ยท 10 -34 J ยท s (Joule per secondo); piรน precisamente la MQ รจ lo strumento che descrive fenomeni di cui misuriamo alcune proprietร , ma che non riusciamo a vedere nei dettagli, non riusciamo neanche ad immaginarli, sono parte intrinseca della natura e il loro limite รจ la costante di Plank.
Nel mondo macroscopico, quindi, non si riescono a percepire, un poโ come indicato da Einstein con la โRelativitร ristrettaโ, dove si ha un aumento della massa allโaumentare della sua velocitร , ma questo fenomeno lo possiamo osservare solo allโapprossimarsi della velocitร della luce.
Proprio questa analogia fu fonte di discussione tra Heisenberg ed Einstein; quando questโultimo criticava le logiche che avevano portato Heisenberg, neanche ventisettenne, alla formulazione del principio di indeterminazione, questo gli fece notare che anche Einstein aveva adottato una logica analoga, affermando lโesistenza di un limite che la velocitร non puรฒ superare, in contrapposizione con la consolidata โcomposizione delle velocitร โ galileiana.
Per spiegare la MQ, o meglio per poterne parlare, vediamo quali sono le sue caratteristiche; cechiamo di approfondire tre suoi principi fondamentali:
- Principio di Complementarietร
Ogni particella ha una doppia natura, un comportamento diverso a seconda della situazione, ondulatoria o corpuscolare, cioรจ puรฒ essere identificata come un corpo materiale o come unโonda.
Per esempio la luce si definisce unโonda elettromagnetica e si comporta come tale, nei fenomeni della diffrazione, dellโinterferenza e cosรฌ via, mentre nei fenomeni fotoelettrici, si comporta come un corpuscolo. Quindi le particelle sono Onde o Corpuscoli? Neโ lโuno e nรฉ lโaltro.
Come possiamo capire questa anomalia che sembra essere illogica; alla fine del 1700 si conoscevano due classi animali: Mammiferi e Ovipari. Quando si individuรฒ lโOrnitorinco ci fu un poโ di confusione, chi lo definiva Mammifero rifiutava che deponesse le uova, altri lo vollero Oviparo rifiutando che avesse le mammelle e che secernesse il latte. Eppure lโOrnitorinco, se pur โanomaloโ esisteva, ma la sua anomalia non dipendeva da lui, ma solo dal fatto che lo si voleva incastrare in una delle due possibili Classi animali che si conoscevano allora; occorreva creare la nuova classe degli Ovovivipari.
Quindi, in conclusione, gli oggetti che considera la MQ trascendono la classificazione tradizionale, ma sono perfettamente spiegabili da un impianto matematico estremamente complesso che, come giร detto, descrive perfettamente tutti i fenomeni che osserviamo, pur non capendo il suo profondo significato.
- Principio di Indeterminazione
Eโ impossibile guardare (misurare) qualcosa e vederlo come รจ realmente, ma solo come รจ nel momento in cui lo si vede (misura). Un esempio banale e ovviamente non corretto, ma che puรฒ rendere una vaga idea del concetto, puรฒ essere la situazione di un uomo in una stanza al buio che cerca il suo gatto; lโuomo si muove allโinterno della stanza finchรฉ calpesta la coda del gatto, cioรจ lo trova, ma proprio nello stesso istante il gatto รจ scappato via, quindi la determinazione della posizione del gatto avviene solo nellโistante del ritrovamento (misura), non ha un suo unico valore a priori, ma infinite possibilitร ; non conosco la posizione del gatto ne prima ne dopo che gli ho calpestato la coda!
- Principio di Sovrapposizione degli stati
La logica conseguenza del precedente principio รจ che lo โStato di unโosservabileโ di un sistema fisico (il gatto nella stanza) risulta essere la somma delle probabilitร di trovarsi in uno dei suoi possibili โStatiโ.
Per la MQ il gatto si trova ovunque nella stanza prima e dopo il suo ritrovamento, con una certa possibilitร di trovarsi in un determinato punto; questa รจ una proprietร intrinseca, non perchรฉ non abbiamo i mezzi per poterla misurare, anche se non si riesce a capire!
Qualcuno potrebbe affermare che comunque, anche se lโuomo non sa dovโรจ il gatto, questโultimo si trovi in una determinata posizione in un certo istante! Proprio questa affermazione aveva dato origine alla disputa di Einstein con Heisenberg, ed รจ il cosiddetto โrealismo di Einsteinโ a cui piaceva dire:
โla Luna รจ lassรน anche quando nessuno la sta osservandoโ; ma questo รจ un limite della nostra mente, riferito al nostro mondo macroscopico ed al linguaggio che usiamo.
Un esempio che puรฒ aiutare a capire la definizione degli โStatiโ รจ quello di un uomo che lancia una moneta e la fa cadere al suolo, ma la moneta finisce sotto la poltrona. Ora la moneta si puรฒ trovare in tre situazioni (Stati): Testa, Croce o in verticale. Finchรฉ lโuomo non la vede, lo stato della moneta รจ la somma delle probabilitร che la moneta si in uno dei suoi possibili tre stati.
Solo quando lโuomo sposta la poltrona e la vede (misura) allora i tre possibili stati โcollassanoโ in uno di essi ed in modo โINTRINSECAMENTE CASUALEโ.
Sembra quindi che lโazione di osservare la realtร ne determini una mutazione, da sovrapposizione dei possibili stati ad uno specifico e in modo casuale! Questo รจ sconvolgente, sembra assurdo, non si riesce a capire!
In conclusione, la MQ non dice come รจ la realtร , ma ci consente, tramite il suo formalismo matematico, di spiegare i vari fenomeni che osserviamo e solo tramite esso รจ possibile dare delle definizioni.
Una particella non รจ ne corpuscolo ne onda, ma รจ rappresentabile tramite una โfunzione dโondaโ, cioรจ una funzione matematica definita in uno spazio (spazio di Hilbert) di numeri complessi. La formula che associa lo stato di una particella alla sua funzione dโonda รจ data dall’equazione di Schrรถdinger, cioรจ un’equazione differenziale parziale lineare che descrive l’evoluzione di uno stato quantico in un modo simile alle leggi di Newton (la seconda legge in particolare) nella meccanica classica.Da un punto di vista fisico quindi, possiamo immaginarci la particella come una densitร di energia che ha una probabilitร di trovarsi da qualche parte nello spazio e questa probabilitร รจ estraibile dallโonda associata alla particella.
Ma se ci poniamo la questione della realtร fisica che cโรจ dietro non ne sappiamo nulla e forse non ne sapremo mai nulla perchรฉ รจ qualcosa che per sua natura ci sfugge.
Immaginiamo che un regista voglia rappresentare lโidea di un viaggio; potrebbe riprendere un treno che parte, oppure lโimmagine di un passeggero che guarda il paesaggio scorrere dal finestrino, oppure delle valigie alla stazione degli autobus; tutte sono valide e nessuna, assumono una loro valenza a seconda del contesto in cui vengono inserite, ma se noi andiamo alla ricerca di un qualcosa di reale e fisico che descriva il viaggio in modo preciso ed inequivocabile allora ci dobbiamo rassegnare, stiamo cercando qualcosa che non possiamo trovare, ma non perchรฉ non siamo in grado di capirlo o perchรฉ non esista o per dei limiti della nostra capacitร di ricerca, ma perchรฉ il concetto di viaggio, per sua natura non puรฒ essere imbrigliato.
Per chi volesse approfondire la questione matematica a seguire darรฒ un brevissimo accenno sui numeri complessi e sulla lunghezza d’onda.
NUMERI COMPLESSI
Abbiamo detto che la MQ non si puรฒ esprimere con numeri reali, ma solo con numeri complessi (equazione di Schrรถdinger), da qui lโimpossibilitร di raccontarla con il linguaggio naturale.
I numeri complessi sono formati da numeri reali e da numeri immaginari; questโultimi hanno lo scopo di poter calcolare la radice quadrata di un numero negativo, la cui specifica parte dalla definizione di unโunitร immaginaria identificata con la lettera โiโ che rappresenta la radice di -1, quindi si ha questa definizione:
i =
-1 da cui i 2 = -1
quindi per risolvere la radice di -4 possiamo esprimere:
Piรน precisamente, i numeri complessi sono la somma algebrica di numeri reali ed immaginari, per cui li possiamo definire come una coppia di numeri, il primo che identifica la parte reale ed il secondo la parte immaginaria; il formalismo รจ quello di indicare la coppia separata da una virgola e racchiusa tra parentesi tonde: (R,i). Per poterli rappresentare geometricamente quindi non รจ sufficiente una retta (come per i numeri reali), ma occorre utilizzare un piano con lโasse orizzontale che rappresenta la retta dei numeri reali e lโasse verticale che rappresenta la retta dei numeri immaginari.
Per esempio i numeri complessi (-0.8,i/2), (1, i), (2,i), (3,i), (-2,-i) e (3,-i) si rappresentano cosรฌ:Cioรจ un numero complesso puรฒ essere rappresentato come un vettore nel piano di Argand-Gauss.
Loro proprietร : Elemento neutro, opposto, coniugato ed inverso o reciproco
Nell’insieme dei numeri reali sappiamo che 0 e 1 sono gli elementi neutri rispetto alla somma ed al prodotto e che, se R รจ un numero reale diverso da zero, –R รจ il suo opposto e 1/R = R -1 รจ il suo inverso.
Anche nell’insieme dei numeri complessi possiamo definire tali quantitร . In particolare:
(0,0) รจ l’elemento neutro rispetto alla somma; graficamente coincide con l’origine degli assi del piano complesso;
(-a,-b) รจ l’opposto del numero complesso (a,b); graficamente l’opposto di un numero complesso รจ il simmetrico rispetto all’origine degli assi, nellโesempio (2,i) ed il suo opposto (-2,-i) .
(1,0) รจ l’elemento neutro rispetto al prodotto.
(a,-b) รจ il coniugato del numero complesso (a,b). In dettaglio, dato il numero complesso z = (a,b) si indica il suo complesso coniugato con
Da un punto di vista grafico il coniugato di un numero complesso รจ il suo simmetrico rispetto allโasse dei numeri reali, nellโesempio (3,i) ed il suo coniugato (3,-i).Non espongo lโinverso moltiplicativo perchรฉ รจ un poโ complicato e non ci serve allo scopo.
Nel momento in cui, tramite la MQ, misuriamo la posizione di un oggetto facciamo unโoperazione matematica, e precisamente moltiplichiamo il numero complesso misurato per il suo complesso coniugato e lo eleviamo al quadrato ottenendo il vettore che definisce la probabilitร della posizione del punto rispetto lโorigine degli assi, questo fa rientrare la funzione di numeri immaginari in numeri reali, cioรจ facciamo collassare lo stato da uno spazio immaginario in uno reale e quindi riusciamo a misurarlo e a darne una spiegazione umana.
- Principio di Complementarietร
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El abejorro di Emilio Pujol Arrangiato secondo le mie possibilitร al tempo del Covid!
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